L’utilizzo degli indicatori nella valutazione del business è una attività fondamentale che ci permette di capire quanto fatto e cosa fare. Per il magazzino uno degli indici maggiormente utilizzati è l’indice di rotazione. Questo è un indice fantastico, in quanto ci permette di vedere come funziona la nostra struttura e di comprendere come effettivamente viene utilizzato lo spazio al suo interno, se gli articoli rimangono molto tempo in giacenza o se al contrario vi è una buona rotazione. Vediamo insieme come si costruisce.

Considerato un intervallo di tempo “t” (mesi, trimestri, anni) l’indice è dato dal rapporto tra il totale delle uscite nel periodo (Ut) e la giacenza media (Gm) nello stesso, secondo la seguente formula:

Ir = Ut/Gm

Proviamo a fare un esempio concreto. Ipotizziamo che vogliamo calcolare l’indice per l’anno 2015. Lo scorso anno il totale delle uscite del nostro magazzino è stato pari a 830 unità mentre la giacenza media annuale uguale a 150 unità. Secondo la formula di sopra abbiamo:

Ir=830/150                                              Ir=5.53 

Ciò significa che il materiale nel 2015 è ruotato 5.53 volte. Parlare di rotazione significa allo stesso momento riferirsi al tempo di giacenza media (tG) degli articoli. Partendo da Ir possiamo ricavare tG secondo la seguente relazione;

tG=t/Ir                 ovvero                     tG=365/5.53

Nel nostro esempio quindi il tempo di giacenza media degli articoli è stato di 66 giorni.

L’indice è positivo per valori di Ir>1. All’aumentare del valore, più elevato sarà il tasso di rotazione degli articoli.

Osservando i termini della relazione viene da se che ponendo in essere azioni che agiscono in aumento sul numeratore ovvero aumentando le uscite degli articoli, o in diminuzione sul denominatore quindi riducendo lo stock presente, possiamo incrementare il valore dell’indice. Così facendo miglioriamo l’utilizzazione degli spazi della struttura. Da un punto di vista operativo il calcolo di Ir per i diversi articoli presenti a stock mi permette di organizzare meglio i processi e il lavoro delle squadre all’interno del magazzino. Infatti andrò a riporre gli articoli con un tasso di rotazione basso in aree più remote della struttura mentre quelli ad alta intensità in prossimità delle zone di carico/produzione.

L’indice si presta anche per analisi di tipo finanziario, ad esempio se applicato ai prodotti finiti. Questi una volta venduti rappresentano la richezza prodotta dall’azienda. Fin quando rimarranno a stock costituiranno ricchezza immobilizzata. Per le considerazioni di cui sopra l’indice mi indica entro quanto tempo riesco a monetizzare la mia produzione.

Per valutare il risultato della gestione fatta l’indice preso singolarmente è poco significativo. Bisognerà condurre un lavoro di benchmarking confrontando il nostro dato temporalmente, con lo storico dei dati aziendali, e spazialmente con i dati, qualora disponibili, dei competitors. Solo dopo questo lavoro si potrà esprimere un giudizio su quanto fatto.

Ricapitolando l’indice di rotazione  è dato dal rapporto tra il totale delle uscite e la giacenza media nel periodo che abbiamo scelto per la nostra analisi. Il suo utilizzo è molto interessante in quanto ci consente di avere sempre la situazione del nostro magazzino sotto controllo.