La realizzazione di una spedizione, in particolare modo internazionale, è un’attività che richiede competenze specifiche e comporta il sostenimento di ulteriori costi per l’azienda. Per queste ragioni le aziende decidono sempre più spesso di esternalizzare l’attività affidandola ad operatori specializzati ovvero le case di spedizione.

Queste sono quegli attori della supply chain che gestiscono in nome proprio e per conto del cliente la spedizione in tutte le sue fasi. Da non confondere quindi con le aziende di autotrasporto o con gli spedizionieri doganali. All’interno del nostro ordinamento manca una definizione giuridica per questa figura. Gli unici riferimenti normativi sono gli art. 1737 a 1741 c.c .del 1942 che disciplinano il contratto di spedizione e la legge 1442 del 1941 che indica i requisiti necessari per svolgerne l’attività. Attualmente Fedespedi, l’associazione di categoria nazionale, sta lavorando per colmare questa lacuna normativa esistente da 70 anni creando un testo che definisca le caratteristiche e le responsabilità dello spedizioniere.

Questa figura opera attraverso mandato con rappresentanza indiretta. Cio comporta che la casa di spedizione risponda verso l’autorità doganale delle obbligazioni sorte in campo al suo cliente nel pagamento dei dazi o ancora che si faccia carico dei prodotti che vengono commercializzati lungo le rotte internazionali.

La casa di spedizione è un’impresa di servizi che  si occupa di organizzare la spedizione nella sua totalità coinvolgendo i diversi attori della filiera logistica. Cià significa che, ad esempio, queste non dispongo di mezzi di trasporto propri salvo i casi di realtà maggiormente dimensionate che hanno integrato le diverse attività. Le realtà più grandi offrono anche servizi di magazzino per la movimentazione e lo stoccaggio delle merci. Nel corso dell’ultimo decennio si è assistito a una evoluzione della figura, da spedizioniere puro a operatore logistico. Quest’ultimo è in grado di fornire attività di consulenza ed è maggiormente integrato con i propri clienti nella gestione della loro logistica.

Il processo aziendale si compone di una parte commerciale e una operativa. La quotazione è il primo step del processo di erogazione del servizio. Per mettere in grado lo spedizioniere di fare la propria offerta è necessario comunicargli una serie di dati. Innanzitutto bisogna conoscere la natura della merce da trasportare, la dimensione, il peso, il numero ed il tipo dei colli, e se questi sono sovrapponibili o meno. È importante inoltre conoscere la resa, e il luogo di ritiro e di consegna della merce. Una volta venuto a conoscenza di queste informazioni lo spedizioniere procederà ad interpellare i diversi fornitori al fine di individuare quelli che, a parità di servizio reso, offrono il miglior prezzo andando così a comporre l’offerta finale da presentare al cliente. In caso positivo si procede con l’organizzazione della spedizione.

La seconda fase del processo è seguita dal reparto operativo di competenza della spedizione. Il mittente trasmette mandato scritto, a mezzo fax o posta elettronica, allo spedizioniere che predispone la spedizione. Il reparto di competenza provvederà ad organizzare la presa della merce, a produrre la documentazione per il viaggio, ed ad espletare tutte quelle formalità necessarie affinché la merce possa essere movimentata.