Nel mondo della logistica uno degli argomenti più delicati è la spedizione delle merci pericolose. Un trasporto di questo tipo non può essere gestito al pari di un trasporto di merce non pericolosa. Le spedizioni ADR sono regolamentate da normative che definiscono in ogni particolare come devono svolgersi questi trasporti a tutela della sicurezza delle persone e dell’ambiente.

La normativa

Le spedizioni via strada di merci pericolose sono regolate dalla normativa ADR o Agreement for transport of dangerous goods by road. Questo accordo è stato stipulato il 30 Settembre del 1957 a Ginevra con la partecipazione di più paesi. La normativa è entrata in vigore nel 1968. L’accordo ha l’obiettivo di uniformare a livello mondiale i trasporti di merci ADR creando un linguaggio e delle procedure condivise e comuni. Ciò è tanto più vero per le spedizioni che attraversano più paesi. In questo modo tutti i soggetti coinvolti nel transito di una spedizione dal paese A al paese B sono in grado di identificare la spedizione correttamente. Attualmente aderiscono all’accordo 51 paesi. Esistono diverse declinazioni della normativa ADR a seconda che il viaggio avvenga per mezzo di vettori diversi da quello stradale. La regolamentazione RID riguarda il trasporto ferroviario, la normativa IMDG si riferisce ai trasporti via mare e infine le norme DGR regolano le spedizioni aeree.

La normativa ADR individua nella figura dello shipper il soggetto responsabile della corretta predisposizione della spedizione. Lo speditore deve provvedere a classificare le merci pericolose, individuare gli imballagi indonei al trasporto e fornire la documentazione necessaria affinchè il trasporto venga svolto a regola d’arte.

La classificazione

Una delle domande più difficili è quando bisogna considerare una spedizione pericolosa. La domanda può sembrare banale ma non avete idea di quanto lavoro e studio ci sia dietro la preparazione di un trasporto pericoloso. Di norma questa attività è svolta dal consulente ADR ovvero la figura aziendale preposta alla prevenzione dei rischi inerenti tali tipo di attività.

Il primo compito da svolgere è quella di classificare la sostanza da spedire in base alle sue caratteristiche fisiche e chimiche. Tutto il sistema di identificazione delle merci pericolose si basa su una struttura numerica riconosciuta e condivisa. La combinazione di questi numeri consente agli operatori di paesi diversi di poter utilizzare un linguaggio comune e operare in piena sicurezza lungo tutto il tragitto della spedizione. Distinguiamo tra 3 elementi;

  • Classi di pericolosità
  • Numero ONU
  • Codice Kemler

Le classi di pericolosità sono 13 e identificano il tipo di sostanza e la natura del pericolo. Il numero ONU (UN) è un codice internazionale di 4 cifre che identifica inequivocabilmente la sostanza trasportata. Sono più di 2000 le sostanze chimiche catalogate! Il codice Kemler è un codice di 2-3 cifre dato dall’utilizzo delle classi di pericolosità. Il primo numero indica il pericolo principale, il secondo quello sussidiario. Se non è presente un rischio secondario la prima cifra è seguita dallo 0. La ripetizione del primo o del secondo numero indica il rafforzamento del pericolo principale o di quello accessorio. La presenza della X davanti al codice indica il divieto di utilizzare l’acqua in caso d’incidente.

Il trasporto

Una volta che la merce è stata correttamente identificata è possibile organizzare la spedizione. Nel predisporre il trasporto bisogna tenere in considerazione 2 elementi;

  • la documentazione
  • il mezzo di trasporto

Sulla documentazione di viaggio bisogna dare evidenza che si sta trasportando merce pericolosa. Sul documento di trasporto deve essere riportato il numero ONU e la classe di pericolosità. Il set di documenti deve inoltre contenere la scheda di sicurezza del prodotto. Questo documento, redatto in 16 punti, contiene tutte le informazioni riguardo la sostanza e le istruzioni da seguire in caso di incidente.

Il veicolo utilizzato per il trasporto è oggetto di particolare attenzione da parte della normativa. Il mezzo deve essere dotato degli appositi sistemi di sicurezza in relazione alla natura del pericolo della merce movimentata.  L’autista deve essere in possesso di specifiche competenze al fine di garantire che il viaggio avvenga in totale sicurezza. Queste abilità sono attestate dal certificato di formazione personale ADR. Il patentino ha validità di 5 anni  e si suddivide in 4 livelli; base, cisterne, radiottivi ed esplosivi. Infine è obbligatorio dare visibilità all’esterno che il trasporto è pericoloso. Per fare ciò vengono utilizzati i panelli e le etichette di pericolo. I pannelli sono quelle lastre metalliche rettangolari di colore arancione che troviamo di solito applicate alle cisterne che trasportano carburante lungo le nostre strade. Le lastre possono essere di segnalazione o di identificazione pericolo. Il primo tipo non riporta alcuna informazione al suo interno. Il secondo pannello riporta il codice Kemler nella parte superiore e il numero ONU in quella inferiore. In caso di incidente comunicate questi numeri ai VVF. Le etichette di pericolo hanno forma di losanga. Abbiamo tante etichette quante sono le classi di pericolosità. Gli adesivi indicano attraverso le immagini il pericolo connesso alla sostanza trasportata. La normativa prevede che questi dispositivi siano riportati su i 4 lati del veicolo per dare visibilità a chi proviene da tutte le direzioni del tipo di materiale contenuto.

Conclusioni

Abbiamo visto che l’organizzazione di una spedizione ADR richiede accuratezza e precisione.  La normativa ADR è il nostro manuale di istruzioni per effettuare trasporti di questo tipo.  Ci sono 3 aspetti da considerare; la classificazione, la documentazione e il  mezzo di trasporto. Raccontaci la tua esperienza in materia di merci pericolose nei commenti.